4 Ottobre - Oggi è la festa del Patrono d'Italia. “Il più italiano dei santi, il più santo degli italiani”. Così Papa Pio XII, nel 1939 proclama San Francesco d'Assisi, insieme a Santa Caterina da Siena, Patrono d'Italia.
Uno sguardo alla Storia d'Italia
L'Italia era già unita dal 1861 e la conduzione di questo nuovo paese doveva passare interamente e definitivamente al potere temporale. Intendendo come potere temporale, il governo costituito dagli uomini, quello che oggi chiamiamo comunemente "potere politico".
Ma non sempre fu così. Di fatto, già dal Basso Medio Evo fino al 1870, quando l'esercito italiano entrò in Roma, la Chiesa oltre a mantenere il potere ecclesiastico, a periodi esercitò anche il potere temporale. Questo significa che oltre ad essere sommo pontefice della Chiesa cattolica, il Papa era anche sovrano dello Stato Pontificio. Ma tutto il Medioevo si caratterizzò per l'alternanza del potere tra l'Imperatore che gestiva anche questioni ecclesiastiche e il Papa che condizionava il potere imperiale.
Questa conflitto ebbe la sua fine con i "Patti Lateranensi", firmato dal Capo del Governo del Regno d'Italia "Benito Mussolini" e il Cardinale Segretario di Stato "Pietro Gasparri" per conto della chiesa. I Patti Lateranensi riconoscono l'indipendenza e la sovranità della Santa Sede sulla città del Vaticano e definiscono le relazioni civili e religiose nel territorio Italiano tra la Chiesa e il governo.
Papa Pio XII regala alla nazione i suoi patroni.
Lontano dalle controversie che hanno caratterizzato i secoli passati, tra la Chiesa e il Governo ora esisteva un accordo, attraverso il quale le loro relazioni erano regolate e i loro diritti protetti.
Alla luce di questa nuova pace raggiunta, Pio XII decise di regalare a questa nuova nazione i suoi patroni, in senno di riconoscimento dell'unità e l'indivisibilità d'Italia.
Il 18 giugno 1939, il Papa Pio XII proclama San Francesco d'Assisi, insieme a Santa Caterina da Siena, Patrono d'Italia.
¿Perché Papa Pio XII scelse San Francesco d'Assisi come Patrono d'Italia?
Il pontefice diede voce alle richieste dei fedeli riportate dai vescovi, i quali consideravano il santo come la maggior espressione dell'unità nazionale dell'epoca.
San Francesco d'Assisi, dedico la sua esistenza all'evangelizzazione dell'Italia intera. Di fatto, si spogliò di tutti i suoi averi e camminò in lungo e in largo, unendo in fede ciò, che 700 anni dopo, sarebbe diventata la nazione Italiana. Anche se politicamente e territorialmente l'Italia si unì solo nel 1861, grazie alla missione francescana, la idea di unità spirituale d'Italia esisteva già. Anche linguisticamente si intravedeva allora una linea generale che il santo testimoniò nella sua produzione letteraria. Infatti, San Francesco lascia per scritto le prime tracce di una lingua italiana comune, nel "Cantico delle creature".
Opera di Giotto
Questo inno al Signore, venne scritto dal Santo in un volgare umbro, ma presenta oltreché latinismi anche una forte influenza toscana. È una chiara testimonianza di un primo tentativo di unità linguistica, all'epoca impercettibile ma che cominciava a dare i suoi primi segnali.
San Francesco d'Assisi, incarnava di conseguenza l'essenza e l'unione spirituale in fede cristiana della nazione, che era appena nata.
Come si festeggia il Patrono d'Italia
Dal 1939, anno della sua proclamazione come Patrono d'Italia, ogni anno il 4 ottobre, giorno posteriore alla sua morte, la“Fides Romana” esorta i Comuni d’Italia ad offrire una lampada votiva sulla la tomba del Santo.
La gratitudine per i fondamenti francescani viene rappresentato dal dono dell'olio e la fiamma rappresenta l'amore per cristo crocifisso.
L'olio che sarà utilizzato per tenere viva la fiamma sulla tomba del Santo sarà donato quest'anno dalla regione Campania.
Ma dall'inizio della sua tradizione ecco le regioni che hanno offerto a turno l'olio per riaccendere la fiamma votiva.
1939 - Lazio
1940 - Piemonte
1941 - Lombardia
1942 - Liguria
1943 - Assisi
1944 - Campania
1945 - Toscana
1946 - Marche
1947 - Abruzzo
1948 - Sardegna
1949 - Emilia Romagna
1950 - Sicilia
1951 - Calabria
1952 - Puglia
1953 - Veneto
1954 - Basilicata
1955 - Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige
1956 - Lazio
1957 - Piemonte
1958 - Lombardia
1959 - Liguria
1960 - Umbria
1961 - Campania
1962 - Toscana
1963 - Sardegna
1964 - Abruzzo
1965 - Marche
1966 - Emilia Romagna
1967 - Sicilia
1968 - Calabria
1969 - Puglia
1970 - Veneto
1971 - Basilicata
1972 - Friuli Venezia Giulia
1973 - Molise
1974 - Lazio
1975 - Valle D’Aosta
1976 - Umbria
1977 - Lombardia
1978 - Liguria
1979 - Campania
1980 - Toscana
1981 - Sardegna
1982 - Marche
1983 - Abruzzo
1984 - Emilia Romagna
1985 - Sicilia
1986 - Calabria
1987 - Puglia
1988 - Veneto
1989 - Basilicata
1990 - Friuli Venezia Giulia
1991 - Molise
1992 - Trentino Alto Adige
1993 - Umbria
1994 - Lazio
1995 - Lombardia
1996 - Piemonte
1997 - Liguria
1998 - Campania
1999 - Toscana
2000 - Marche
2001 - Sardegna
2002 - Valle D’Aosta
2003 - Sicilia
2004 - Abruzzo
2005 - Emilia Romagna
2006 - Calabria
2007 - Puglia
2008 - Veneto
2009 - Basilicata
2010 - Trentino Alto Adige
2011 - Molise
2012 - Friuli Venezia Giulia
2013 - Umbria
2014 - Lazio
2015 - Lombardia
2016 - Piemonte
2017 - Liguria
2018 - Campania
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